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Food | The Best Days of Their Lives

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The Best Days of Their Lives. The everyday stories of family life, told with love and joy. 22 May, 2014. When I was a kid, one of my favourite meals was toad-in-the-hole. Sausages! What’s not to like? These days the only times I have toad-in-the-hole are when my partner thinks to make it, which isn’t very often. Until this week, I had never cooked it for myself. But over the past few weeks I’ve been developing my confidence in the kitchen. My toad-in-the-hole starts from a Nigella recipe. 1 pinch of salt.

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Calling at London: 4.50 from Paddington

http://www.callingatlondon.com/2014/12/450-from-paddington.html

Giovedì 11 dicembre 2014. Fa freddo. Che noioso inizio. Pigrizia vuole che non voglia altro che rintanarmi in casa, vestaglia, the, sofà, libro e musica. Una certa asocialità, poca voglia di fare regali. Domenica mattina a Orpington per il quarto di finale con il Fleet (vinto 2 a 0): un arbitro arrivato in ritardo, la bruma che sale, la pioggerella sottile anglosassone, un cielo sul grigio, poi quasi viola. Riprendo la macchina, mentre Matilde fa il riscaldamento (! Esco lungo Goodge Street, sono le tre ...

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Calling at London: Darwinianamente Romano

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Venerdì 13 marzo 2015. Una domenica nel Kent, non Clark, ma nel countryside, ovvero qui sotto a mezz'ora di macchina: Londra si distende, poi lentamente sparisce e fa posto a paesi e paesini, in alcuni vivono i commuters,. In altri impazzano i borghesi della seconda casa. O almeno così sembra, a giudicare dalle macchina parcheggia lungo le strade strette, anzi l'unica, di Downe. Qui per molti anni, appena fuori il paese, in una casa vittoriana ha vissuto Darwin. Scoperta negli anni trenta perché in paese...

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Calling at London: settembre 2014

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Martedì 30 settembre 2014. Oggi ho comprato un cappello. Come di Giovanni Comisso Un gatto attraversa la strada. In un ipotetico gioco di semplificazione le frasi esatte e piane, con soggetto verbo predicato e qualche aggettivo*, meglio descriverebbero le cose quando si ingarbugliano, quando nessun filo logico importante*. S'addipana dal gomitolo del vivere quotidiano. Una girandola di pensieri e situazioni dalla sigaretta intima e serale, alla visita guidata nelle librerie della UCL. Forse Enza con uno ...

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Calling at London: marzo 2015

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Mercoledì 18 marzo 2015. That's all, Folks. Arriva il momento di chiudere un capitolo, perché le cose sono così chiare da sembrare compiute. Questo diario ha iniziato Cristiana sei anni fa esatti: l'idea era di raccontare la vita di una famiglia che aveva deciso di trasferirsi a Londra, la nostra. Il blog poi è diventato mio, ho imparato a scrivere* e ho capito tante altre cose, che sono appunto le righe e fra le righe del racconto. Sarà che i libri, la letteratura e la poesia mi sembrano oggi tanto nece...

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Calling at London: Duemilaquattordici libri o quasi.

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Mercoledì 14 gennaio 2015. Duemilaquattordici libri o quasi. L'abitudine di tirare le somme e darsi dei propositi mi piace, e i libri sono le mie migliore somme e i miei migliori propositi. Non servono a vivere meglio, ma aiutano. Tolgono - certo - tempo ad altre attività, a doveri coniugali e familiari, ma alle tentazioni bisogna saper cedere. As good as it gets. La biblioteca é multietnica, una vera babele in temperatura ambiente, in ristampa, in una o più edizioni, talvolta limitate, mai limitanti&#46...

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Calling at London: Faraway, so close

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Venerdì 19 dicembre 2014. Faraway, so close. Mentre le due gatte si tendono agguati, inseguendosi per casa, senza far cadere nessun oggetto (lasciano agli occhi scie di disegni manga) provo a mettere in (dis)ordine un paio di necessari pensieri prefestivi. Come certi treni che prendevo da studente in prossimità delle feste, che volevo passassero in fretta perché trascorrerle con mio padre significava frantumarsi i coglioni dalla noia con la sola speranza che qualcosa accadesse. Ma vorrei, anzi voglio ric...

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Calling at London: Luoghi comuni-sti

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Sabato 24 gennaio 2015. Alla mostra comunista di Harts Lane. Ho fatto una cosa borghese: ho acquistato una delle fotografie in mostra. In un furore snobistico, ho preteso il pallino rosso. L'unico pallino della serata credo. Il ragazzo addetto alle pubbliche relazioni presentatomi da Cristiana aveva un'età variabile tra i venti e i quaranta, capelli rasta imprigionati in una cuffia di lana rossa e gli occhiali tenuti insieme dallo scoch adesivo, più lungo che alto. Chi oggi può ancora dirsi comunista?