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il cuore nero dei papaveri: aprile 2015

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Il cuore nero dei papaveri. Lunedì 27 aprile 2015. Guarda- una volta qui era tutto un confine:. Piccole forme di legno a demarcare i gesti. Per contenere i pensieri. Anelli di catena alle dita ché non potessero. Poi quel vento del Racconto. E la sua mano violenta che spiana. Ora è tutto questo spazio. Link a questo post. Venerdì 10 aprile 2015. Se non sai leggerla. Non degradare in carne questa malinconia. Non pizzicarne il punto rosso. Lasciala muovere bolle tiepide di sangue. Prese in cura dal mare.

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il cuore nero dei papaveri: Joie de vivre

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Il cuore nero dei papaveri. Martedì 23 giugno 2015. Il lungo e gioioso mistero. Si è risolto in quattro colpi d’ala:. A due era già caduto il velo. Il terzo dolorando caricava addii. E nel quarto si apriva un’ armonia bizzarra. Quasi indenne a ogni declino. Ora tenta - l’ultimo -. 23 giugno 2015 21:06. Un merlo che il gatto ha catturato . 23 giugno 2015 22:16. Siamo tutti merli in bocca alla vita. :). 2 luglio 2015 22:42. E se i merli decidessero di sconvolgere lordine della questione? 2 luglio 2015 22:49.

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il cuore nero dei papaveri: Agōnía - (del tempo)

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Il cuore nero dei papaveri. Martedì 28 gennaio 2014. Agōnía - (del tempo). Un piccolo lampo alla coda dell’occhio. E già è lì. Che inghiotte aria a fatica. Col petto a sobbalzi e il volto bianco. Ho interi armadi di trucchi. Una riga più nera e la guancia. Non sarà un inganno che duri. Passo il rosso vivo labbra a labbra. 31 gennaio 2014 07:01. Molto erotica questa agonia, sprigiona da quel rosso sulle labbra. Ciao Amara, a presto. 31 gennaio 2014 16:14. 31 gennaio 2014 09:57. 31 gennaio 2014 16:19.

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di me | briciolenotturne

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Bring me the sunset in a cup (E.Dickinson). Sono così, un paciugo esistenziale. Un Signore che veniva a tagliare il fieno nella casa di nonno si definiva nel nostro dialetto: ciapa ciapa vulant d’giurneda che poi traduceva in italiano così: chiappa, chiappa, volante di giornata! Che sarebbe ciapa ciapa uno che sa fare tante cose, ma tutte pressapoco! Volante perchè salta da una cosa all’altra e di giornata perchè lo chiamavano giorno per giorno. Essendo un paciugo esistenziale non son nè poeta nè narrato...

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Mail | briciolenotturne

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Bring me the sunset in a cup (E.Dickinson). Luglio 24, 2014. Mail del chirurgo norvegese Mads Gilbert dallo Shifa Hospital, Gaza. Qui a Gaza, il cielo è fatto di notti estreme. E la terra suda il sangue degli angeli. I padri, le madri formano un caos di corpi. Come animali fatti a pezzi al mattatoio. Negli ospedali i turni sono disumani. Ma il peso più grande è quello. Di non poter tenere stretto il bambino caldo. E piangere tra l’odore della sua pelle. La carne tra le bende è di un grigio lunare. Certo ...

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albero in tramonto | briciolenotturne

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Bring me the sunset in a cup (E.Dickinson). Dicembre 9, 2013. Rieccomi qui dopo tantissimo tempo , ma ci sono. Un ciao di cuore a tutti. Visualizza tutti i messaggi di 00chicca00 ». Dicembre 9, 2013 alle 7:09 pm. Dicembre 9, 2013 alle 7:12 pm. Che bello vederti qui! Spero di riuscire a rimanere! Dicembre 11, 2013 alle 3:56 pm. Un abbraccio a te chicca. Gennaio 12, 2014 alle 9:46 am. Grazie carissima e scusa il ritardo! Dicembre 15, 2013 alle 1:54 am. Gennaio 12, 2014 alle 9:46 am. E-BOOK miei e di amici.

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il cuore nero dei papaveri: agosto 2015

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Il cuore nero dei papaveri. Lunedì 31 agosto 2015. Tutto è stretto e senz’aria. E l’erba bassa che cerca di ingoiarle. Chiamare la pioggia a far crollare i bordi. Di terra ancora aperta. Lasciare lì ogni oggetto. Ogni morto e ogni pensiero. Senza più sapere strade. Solo acqua salata da scrutare. A cuore fermo nel cielo di mezzo. Dove ogni cosa è perduta e ancora non si vede. Link a questo post. Venerdì 21 agosto 2015. Discolpa il gesto bagnato. Anche così si regge il peso. Spezzando l’afa che secca.

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lievolando | briciolenotturne

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Bring me the sunset in a cup (E.Dickinson). Luglio 24, 2014. Mail del chirurgo norvegese Mads Gilbert dallo Shifa Hospital, Gaza. Qui a Gaza, il cielo è fatto di notti estreme. E la terra suda il sangue degli angeli. I padri, le madri formano un caos di corpi. Come animali fatti a pezzi al mattatoio. Negli ospedali i turni sono disumani. Ma il peso più grande è quello. Di non poter tenere stretto il bambino caldo. E piangere tra l’odore della sua pelle. La carne tra le bende è di un grigio lunare. Certo ...

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e conto i chicchi di melagrane | briciolenotturne

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Bring me the sunset in a cup (E.Dickinson). E conto i chicchi di melagrane. Gennaio 26, 2014. Il singhiozzo ha imparato il gioco delle parole. A scalare il declivio risucchiato. Nei venti asprigni del meriggio. Svuota gli occhi dai pensieri. E la lingua del mondo sconfina. In simultaneo ritagliare di labbra. Mentre il mare sussurra acciaio freddo. Ad un orizzonte viola sprofondato. In sfumature ormai arrese. 8211; a capriccio la testa gira la schiena –. Apro la madia dei respiri. Ma sei tu chen? Notifica...