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GEOSITO a CAVAZZO CARNICO – Storie di Beta
https://storiedibeta.wordpress.com/2016/04/27/geosito-a-cavazzo-carnico
GEOSITO a CAVAZZO CARNICO. Aprile 27, 2016. Gennaio 9, 2017. In dei VIAGGI in Friuli Venezia-Giulia. Leggendo la pubblicazione regionale dei geositi. E il libro del Circolo Speleologico. Mi ha incuriosito il capitolo dedicato alla Forra “Buse dai Pagans” e alla Palude “Vuarbis”(poco oltre il Lago di Cavazzo, anche questo oggetto di numerose passeggiate lungo l’argine o come punto di partenza per camminate sulle montagne che ne fanno da cornice) e allora zaino in spalla e via! Facendo un pò di attenzione-...
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i dì protrar torpidi: novembre 2014
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I dì protrar torpidi. Domenica 9 novembre 2014. Uan, ciù, Tri . nacria. Occidentale: prima tappa, Agrigento-Montallegro. Eccoci sbarcati a Palermo,. Uh, che giornataccia, le previsioni promettono acqua per tutto il giorno e su tutta l'isola,. Ma allora perchè non ne approfittiamo per fare lo spostamento in treno che era previsto per l'ultimo giorno e invertiamo tutto il giro? Ah, dai pure,. Quindi trasferimento in treno da Palermo. E poi finalmente si inizia a pedalare. Eccoci arrivati quindi a Ἀκράγας.
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i dì protrar torpidi: settembre 2014
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I dì protrar torpidi. Martedì 16 settembre 2014. Brompton" - Piccole bici crescono: Passo Sulparo. Sa sa sa . Uhm, si, sembra che funzioni, prima però di usarla sulle lunghe distanze,. Vediamo però come se la cava in salita, 'sta mezza bicicletta intermodale. Che poi qua di mezzi pubblici neppure se ne vedono. Andiamo a fare il " Passo Sulparo. Con partenza da Cusercoli (FC). Ci sono delle salitine niente niente attorno al 20% di pendenza ed oltre. Beh, eccoci qua in cima,. Iscriviti a: Post (Atom).
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Bischerate 3: “Sakè” – joseph pastore maker
https://josephpastore.wordpress.com/2016/12/19/ciotoline-antipasto
Bischerate 3: “Sakè”. Il successo di pubblico e di critica mi induce a proseguire su questo facile percorso autostradale anche se, continuando a pubblicare bischerate , qualcuno arriverà alla conclusione che solo quelle produco. Rassicuro me stesso prima del lettore: c’è molta carne al fuoco e se non carbonizzo tutto prima o poi racconterò di progetti più complicati. Una pubblicità anni 60 avrebbe presentato:. Ecco esposto un tipico caso di conflitto di importanza tra forma e contenuti…. 8220;Sakè”...
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Bischerate 1 – joseph pastore maker
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Per scrivere un articolo devo costruire qualcosa. Per costruire qualcosa impiego molto tempo ad esempio la libreria. Ha richiesto un anno di lavoro. Questo perchè porto avanti insieme molti progetti, perchè gli impegni quotidiani sono molti e soprattutto perchè me tocca pure lavorà…. Per tutto quanto sopra pubblico poco, il blog rischia di cadere in prescrizione come un conto corrente bancario dormiente ed anche i più affezionati follower si dimenticano di me. Argh, grrrr, :-(. 4 dicembre 2016 alle 21:46.
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Libreria / Bookshelf – joseph pastore maker
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Il committente di un lavoro è per definizione una delle persone più ostiche con cui si possa venire in contatto, quasi peggio del dentista. Il mio è il peggiore che si possa trovare: esigente, ipercritico e non vuole mai pagare il lavoro. Da parte mia non riesco a dire di no e neanche a nascondergli nulla. Stavolta ha avuto il coraggio di chiedermi una libreria che avesse tutte e dico proprio tutte, queste caratteristiche:. Può sembrare una metafora ma quando tanti particolari collaborano al raggiungimen...
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Bischerate 2: sensibili alle foglie – joseph pastore maker
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Bischerate 2: sensibili alle foglie. Un lavoretto facilefacile che però mi sembra d’effetto: decorare le tende delle finestre con le foglie secche. Uscite a fare una passeggiata (possibilmente ma non necessariamente, lentopede e per mano a chi più vi piace), raccogliete delle belle foglie e lasciatele seccare ed appiattire dentro a un libro oppure in una pila di riviste. Quando saranno pronte, spruzzate sulla foglia. Mi raccomando non sulla tenda). Colla del tipo rimovibile. Et voilà, ecco il risultato:.
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Dimensioni parallele – joseph pastore maker
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Uno specchio, un armadio, un buco nero: molte possono essere le vie d’accesso agli universi paralleli. Può quindi succedere che, in un pomeriggio dominato dallo shopping compulsivo di massa, ci si trovi catapultati in una Roma misteriosa e diversa e sentirsi come Ugo Pagliai ne “il segno del comando”. Le foto che seguono documentano una realtà che domani, tornando negli stessi luoghi, potrebbe rivelarsi essere stata irreale. Sperando di aver colto il suggerimento. Voi che dite, quale vi piace di più?
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